lunedì 29 settembre 2014

Insufficienza renale nel cane e nel gatto

insufficienza renale

Premessa 
In un articolo precedente vi avevo accennato di una malattia, ovvero l’insufficienza renale, che può colpire sia noi umani che i nostri amati Pet  (sia cane che gatto). Vediamo di cosa si tratta:

Cosa sono I reni?

I reni sono contenuti nella cavità addominale e hanno il compito di filtrare il sangue ed eliminare sostanze tossiche e scorie. Il risultato della filtrazione è l’urina, che viene canalizzata attraverso gli ureteri all’interno della vescica, in seguito riversata all’esterno tramite l’uretra. Se questo non accade si parla di disfunzione, ovvero i reni eliminerebbero solo l’acqua, trattenendo nell’organismo le sostanze tossiche che inevitabilmente finirebbero nel circolo sanguigno.
Si parla di insufficienza renale quando i reni non riescono più a portare a termine la loro funzione. Ciò accade quando un certo numero di nefroni, ammalandosi, non riesce più a lavorare bene, il resto del tessuto renale cerca di compensare la carenza, ma in tempi variabili questo lavoro comporta danni irreversibili. Ci si rende conto del danno quando più dei due terzi dei nefroni non funzionano più.

L’insufficienza renale può decorrere in modo acuto o cronico. In alcuni casi d’insufficienza renale acuta (quando il tessuto renale non è stato danneggiato), è possibile la guarigione completa. Nella forma acuta i reni smettono in modo abbastanza repentino di funzionare, causando quello che viene comunemente chiamato blocco renale. E’ più facile da diagnosticare perché il cane ridurrà drasticamente la produzione di urina.
La forma cronica invece è più difficile da diagnosticare perché si manifesta in maniera progressiva. Quest’ultima forma di insufficienza porta il cane all’uremia, la condizione di presenza nel sangue di urea e altri prodotti di scarto. Le conseguenze sull’organismo sono gravissime, infatti crea problemi di anoressia, nausea e blocco totale delle vie urinarie (nella fase terminale). Il rene è un organo incapace di rigenerare, quindi i nefroni persi non possono riformarsi o rigenerarsi. Quindi un cane o un gatto con insufficienza renale cronica devono essere trattati a vita, non basta risolvere la crisi uremica e poi sospendere i farmaci, alimentazione e terapia di sostegno perché si avrà una ricaduta.
Quali sono le cause, i sintomi e la terapia?
 
Le cause sono molteplici:

sabato 27 settembre 2014

Le sei cose in assoluto che chi possiede un animale ha provato.

Oggi sono 6 mesi dalla nascita di questo progetto, per questo abbiamo deciso di fare un simpatico articolo sulle sei situazioni più comuni per chi possiede un cane.



1 Il risveglio mattutino. Nell'attimo antecedente l'apertura dei nostri occhi, prima ancora che la sveglia suoni, sono già pronti li, sembra come se contassero i secondi, pronti...partenza... Viaaaa. Aperti gli occhi l'inizio dell'assalto... Un bacino in faccia, una zampa nell'occhio e la felicità infinita nei loro occhi per il semplice motivo che, finalmente, possono interagire nuovamente con noi.

mercoledì 24 settembre 2014

Un animale in appartamento è sacrificato ?

Nano
Nano
Salve signori, quest’anno ho trascorso una estate turbolenta durante la quale ho dovuto fare i conti con tante sventure.
Ad esempio il mio gattino di nome Nano,
si è ammalato di struvite, i veterinari mi avevano dato poche speranze poiché oltre ai calcoli renali c’è stato un incidente di percorso dovuto alla sua vescica che ha ceduto a causa della troppa urina, ma fortunatamente è andato tutto per il meglio.
Un’altra disgrazia si è abbattuta sulla mia piccola nonnaGiada,
che soffre d’insufficienza renale (che vi spiegherò in un altro post). Per il momento sta bene, anche se sono ancora in ansia poiché da questa malattia non si può guarire, e per lei sarà molto difficile viste le sue già precarie condizioni di salute.
Nonna Giada
In ogni caso, tra una malattia e un’altra trascorrevo le mie ore estive con la mia splendida cagnolina di nome Emy.
Emy
Siamo andate in tutti i giardinetti dove è consentito l’ingresso ai cani e abbiamo conosciuto tanta bella gente. Ciò che mi ha colpito molto è stato il fatto che molte persone mi fermavano spesso per dirmi “secondo me i cani in appartamento sono sacrificati”. La mia risposta era sempre uguale, ovvero: “Nella mia giovane vita ho accudito tanti animali di tutte le taglie e ancora oggi me ne occupo in appartamento, posso assicurarvi che non sono sacrificati”.
A loro interessa la vicinanza di una persona, non importa di certo se sei ricco o povero, se possiedi una villa o un monolocale, a loro interessi TU.
Ho conosciuto cani che non potevano entrare in casa, ma avevano a disposizione un giardino enorme, alcuni di loro giovanissimi che non avevano più voglia di giocare, i loro padroni li vedevano solo all’ora del pasto.
E mi domando, che vita è quella?
Non giocavano, non rompevano nulla, erano come dei soprammobili in giardino. Forse è questo il motivo per il quale quelle persone non riuscivano ad affezionarsi ai propri cani, non li vedevano mai!
Per concludere…
Se hai un giardino tanto meglio, altrimenti tieni il più possibile il tuo piccolo amico con te, vivi con lui, gioca ed esci con lui. Questo contribuirà a non farlo sentire sacrificato. L’importante è che il padrone sia educato e sappia come educarlo.
Se lo tieni in casa, dovrà certamente ricevere ordini ed istruzioni, così come con un bambino , anche lui deve avere regole di comportamento (mi auguro per il suo bene che non lascerete da solo in cortile). Poi ci sono quelli che lasciano gli animali in balcone, e vi giuro che ho visto gatti chiusi fuori giornate intere, senza mai poter entrare. Il gatto sembra un animale diffidente, ma non è così. I miei due micetti, quando non ero in casa per lungo tempo, non facevano altro che vagare per l’appartamento e quando non mi trovavano iniziavano a piangere e riuscivano a rilassarsi un po’ soltanto al mio ritorno, saltandomi in braccio e “sgridandomi” (miagolando).
Ora, perchè lasciare un animale da solo in giardino o fuori se voi siete in casa? Che ne pensate? Non va “vissuto” un cane o un gatto? La parte bella è appunto averlo tra i piedi e per me è anche dormire e risvegliarmi con loro accanto.

Forse sono io la pazza! Spero che mi diciate cosa ne pensate in merito, un bacio!

lunedì 22 settembre 2014

Adottami, annunci di cani abbandonati in tutta Italia

Infografica pagina facebook Adottami
Infografica pagina facebook Adottami


Tante anime cercano casa .
Aiutateci nella ricerca.
Tante storie tristi possono trovare 
un lieto fine,
anche grazie a voi,
con condivisioni,
o
meglio ancora con adozioni.



domenica 21 settembre 2014

Struvite nel gatto

calcoli renali

SINTOMATOLOGIA
I sintomi variano dal cambiamento di comportamento: 

-Dolore addominale;
-Rifiuto del cibo;
-Irrequietezza.

Il gatto tende a leccarsi i genitali con insistenza assumendo posizioni anomale per urinare. Solitamente  il proprietario si accorge che il gatto entra ed esce dalla lettiera facendo ripetuti tentativi (caratterizzati da sforzo e dolore)  tendendo a sporcare fuori dall’ apposita sabbia e pur mettendosi in posizione il quantitativo di urina emesso è esiguo o totalmente nullo.

L’urolitiasi da struvite si verifica in urine soprasature in presenza di magnesio ammonio fosfato.
Il trattamento per gli uroliti da struvite prevede la rimozione chirurgica o la dissoluzione con la dieta. La scelta dipende da molti fattori, in ogni caso sarebbe sempre bene utilizzare il metodo meno invasivo possibile. Gli interventi devono essere mirati al ripristino della normale funzionalità, se c’è ostruzione la terapia prevede un trattamento d’urgenza atto al ripristino della normale pervietà (ogni intervento è diverso e valutato secondo le condizioni del soggetto) e per evitare possibili recidive sarà il veterinario ad impostare una terapia dietetica a lungo termine. Una dieta fortemente acidificante che induce la formazione di urine con PH 5,5-6 e che ha un contenuto limitato di magnesio, proteine e fosfati è molto efficace nel promuovere la dissoluzione dei calcoli di struvite e questo, solitamente, si verifica in un arco di tempo compreso tra 2 e 9 settimane. L’uso della dieta non è raccomandato per tempi più lunghi.
Una dieta che induce la formazione di urine con PH intorno al 6,2-6,3 (simile a quella dei gatti che in natura si nutrono di roditori) è molto efficace durante il mantenimento nel prevenire gli uroliti di struvite e può essere utilizzata per lungo tempo (anche per sempre).
La dieta umida deve sempre essere consigliata e preferita rispetto a quella secca. E’ bene non
utilizzare diete fortemente acidificanti e per lunghi periodi nei gatti anziani perché possono aggravare
l’insufficienza renale, provocare acidosi metabolica e perdita di densità ossea  aumentando il
rischio di urolitiasi da ossalati.

CONSIGLIO

Fornire cibo umido comporta un aumento notevole dell’acqua assunta dal gatto in una giornata con il conseguente aumento del volume urinario e una diminuzione del peso specifico. Questo permette ai solutidi rimanere in sospensione e di evitare che ci sia una aggregazione spontanea con la conseguente formazione di uroliti. Il gatto alimentato solo con cibo secco, nonostante beva di più rispetto a quello alimentato con cibo umido, non arriva mai ad assumere giornalmente lo stesso quantitativo di acqua di un gatto che mangia solo umido e la sua produzione di urina giornaliera è esattamente la metà .

N.B. questa è una patologia molto seria che se non presa in tempo può portare alla morte, di conseguenza , individuati i primi sintomi bisogna  portare il proprio animaletto dal veterinario. Non si consigliano cure fai da te.

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