mercoledì 24 settembre 2014

Un animale in appartamento è sacrificato ?

Nano
Nano
Salve signori, quest’anno ho trascorso una estate turbolenta durante la quale ho dovuto fare i conti con tante sventure.
Ad esempio il mio gattino di nome Nano,
si è ammalato di struvite, i veterinari mi avevano dato poche speranze poiché oltre ai calcoli renali c’è stato un incidente di percorso dovuto alla sua vescica che ha ceduto a causa della troppa urina, ma fortunatamente è andato tutto per il meglio.
Un’altra disgrazia si è abbattuta sulla mia piccola nonnaGiada,
che soffre d’insufficienza renale (che vi spiegherò in un altro post). Per il momento sta bene, anche se sono ancora in ansia poiché da questa malattia non si può guarire, e per lei sarà molto difficile viste le sue già precarie condizioni di salute.
Nonna Giada
In ogni caso, tra una malattia e un’altra trascorrevo le mie ore estive con la mia splendida cagnolina di nome Emy.
Emy
Siamo andate in tutti i giardinetti dove è consentito l’ingresso ai cani e abbiamo conosciuto tanta bella gente. Ciò che mi ha colpito molto è stato il fatto che molte persone mi fermavano spesso per dirmi “secondo me i cani in appartamento sono sacrificati”. La mia risposta era sempre uguale, ovvero: “Nella mia giovane vita ho accudito tanti animali di tutte le taglie e ancora oggi me ne occupo in appartamento, posso assicurarvi che non sono sacrificati”.
A loro interessa la vicinanza di una persona, non importa di certo se sei ricco o povero, se possiedi una villa o un monolocale, a loro interessi TU.
Ho conosciuto cani che non potevano entrare in casa, ma avevano a disposizione un giardino enorme, alcuni di loro giovanissimi che non avevano più voglia di giocare, i loro padroni li vedevano solo all’ora del pasto.
E mi domando, che vita è quella?
Non giocavano, non rompevano nulla, erano come dei soprammobili in giardino. Forse è questo il motivo per il quale quelle persone non riuscivano ad affezionarsi ai propri cani, non li vedevano mai!
Per concludere…
Se hai un giardino tanto meglio, altrimenti tieni il più possibile il tuo piccolo amico con te, vivi con lui, gioca ed esci con lui. Questo contribuirà a non farlo sentire sacrificato. L’importante è che il padrone sia educato e sappia come educarlo.
Se lo tieni in casa, dovrà certamente ricevere ordini ed istruzioni, così come con un bambino , anche lui deve avere regole di comportamento (mi auguro per il suo bene che non lascerete da solo in cortile). Poi ci sono quelli che lasciano gli animali in balcone, e vi giuro che ho visto gatti chiusi fuori giornate intere, senza mai poter entrare. Il gatto sembra un animale diffidente, ma non è così. I miei due micetti, quando non ero in casa per lungo tempo, non facevano altro che vagare per l’appartamento e quando non mi trovavano iniziavano a piangere e riuscivano a rilassarsi un po’ soltanto al mio ritorno, saltandomi in braccio e “sgridandomi” (miagolando).
Ora, perchè lasciare un animale da solo in giardino o fuori se voi siete in casa? Che ne pensate? Non va “vissuto” un cane o un gatto? La parte bella è appunto averlo tra i piedi e per me è anche dormire e risvegliarmi con loro accanto.

Forse sono io la pazza! Spero che mi diciate cosa ne pensate in merito, un bacio!

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